Caro amico, cara amica,
da poco abbiamo festeggiato il Santo Natale e colgo questa occasione per mandarti i miei più sentiti auguri di buone feste. Le giornate che accompagnano questa festività, insieme al Capodanno, rappresentano il momento perfetto sia per voltarsi indietro e valutare l’anno che sta per concludersi sia per guardare avanti al futuro, riponendovi le nostre speranze.
A questo proposito desidero parlarti di ciò che succederà nella nostra città nei prossimi anni, perché le nostre condizioni di vita sono strettamente legate al luogo in cui abitiamo.
Torino sta andando ad alta velocità. I fondi sono cospicui, il doppio di quelli delle Olimpiadi del 2006. Questa è la nostra grande possibilità e dobbiamo saperla cogliere; per questo continuerò il mio lavoro in Consiglio monitorando i progetti e raccontandovi, per trasparenza, ciò che vedo e penso.
A breve Torino cambierà direzione: i finanziamenti europei sono un’occasione unica e irripetibile per crescere e colmare le diseguaglianze. Sono più di 250 i progetti che potranno prendere vita nei prossimi mesi, dalla nuova Biblioteca civica a Torino Esposizioni alla linea metro 2 che collegherà San Mauro con Orbassano, dalla Cittadella dello Sport al Parco del Meisino all’efficientamento e la messa in sicurezza delle scuole del territorio.
Nonostante tutte queste buone notizie, Torino soffre: ci sono 1.800 persone senza fissa dimora, a gennaio 2022 le domande per una abitazione popolare erano 17.000 e 67.989 gli assistiti della rete del Banco Alimentare che nel 2021 hanno ricevuto donazioni di cibo.
Torino ha bisogno di tanto: di modernizzare le infrastrutture digitali per una pubblica amministrazione più performante, di rispondere al cambiamento climatico con delle azioni concrete e di non lasciare soli i tanti cittadini e le tante cittadine che stanno soffrendo una crisi dopo l’altra, dalla pandemica al caro bollette.
In questi 12 mesi ho cercato, da Consigliere Comunale, di portare avanti temi e istanze che fossero reali, concreti. Non era passato nemmeno un mese dal mio insediamento che il Comune aveva subito un attacco hacker davvero impattante. Da quel momento ho voluto sottolineare concretamente l’importanza della cybersicurezza: oggi ci sono 2 milioni di euro da investire sulla sicurezza informatica e Torino è la prima città, insieme a Firenze, ad avere un dirigente dedicato.
La tutela del nostro ambiente è fondamentale per la nostra salute, ma le forze apparentemente ambientaliste presenti in Sala Rossa a oggi non hanno presentato nemmeno un atto che richiedesse l’impegno della città verso obiettivi tangibili. Al contrario, ho un’idea: l’ex discarica in zona Basse di Stura sarà rimessa in sicurezza con i fondi europei. In tutta sincerità, nonostante la bonifica, non vedo il futuro di questo sito come un luogo dove passare del tempo in mezzo al verde. Invece, si potrebbe trasformare in una zona per la produzione di energia tramite l’installazione di un impianto di pannelli fotovoltaici. Cosa ne pensi?
La sofferenza dei nostri concittadini si allevia rafforzando la sussidiarietà. Sono tantissime le associazioni del Terzo settore e i volontari che si impegnano nel tempo libero per ricucire le disuguaglianze sociali. Per questo nel documento di accompagnamento al bilancio 2022-2024 ho inserito la richiesta di rimborsare in tempi più rapidi quelle realtà che anticipano i soldi per tenere accese le luci delle loro sedi e mettere la benzina nei loro mezzi quando vanno ad aiutare chi ne ha bisogno.
Infine, uno dei risvolti visibili di una città che si rimette in moto sono i tanti cantieri che troviamo nelle strade. Si tratta di una buona notizia, ma ogni cantiere stradale porta con sé anche dei disagi temporanei. Alcune persone, tempo fa, mi avevamo segnalato cifre enormi sui cartelli di lavori che sembravano molto modesti. Tutto ciò era preoccupante perché si trattava di soldi pubblici. Ci siamo accorti che si trattava di un’incomprensione: i cartelli dichiaravano i fondi destinati a più opere pubbliche, senza specificare quanto fosse riservato al singolo cantiere sia in termini economici sia di tempo. Questo fraintendimento, però, di certo non aiutava un buon rapporto tra l‘istituzione e il cittadino, creando invece solo malcontento. La mozione che ho presentato – approvata all’unanimità da tutte le forze politiche – ha come base d’azione proprio il miglioramento di ciò che percepiamo e di come ci sentiamo trattati dall’istituzione: ora i cartelli dovranno indicare tassativamente le singole opere, i tempi previsti, i ritardi incontrati, i motivi dei ritardi. A questo proposito, ti faccio una richiesta: se ne trovi di incompleti, scatta una foto e inviamela.
Voglio ringraziarti del tempo che mi hai dedicato a segnalarmi le difficoltà, a condividere i progetti e le speranze, a criticarmi e a complimentarti. Senza di te sarebbe stato più difficile.
Spero tu possa passare con i tuoi affetti dei giorni sereni e ti auguro di riuscire ad avere tempo per un meritato riposo.
Ricominceremo nel 2023, e spero che insieme faremo ancora molto per Torino.